Ahimè prima o poi tutti soffriamo di mal di schiena. Infatti il mal di schiena colpisce il 65 – 80% della popolazione mondiale. Talvolta può essere talmente invalidante da impedire alle persone di compiere le normali azioni quotidiane. Nella maggior parte dei casi il dolore rientra con normali trattamenti farmaceutici ma in un numero limitato di pazienti è necessario ricorrere a interventi chirurgici. L’ernia del disco è una delle cause più comuni del mal di schiena. È una malattia molto dolorosa ed invalidante ed è caratterizzata dalla fuoriuscita di materiale del nucleo polposo del disco intervertebrale, causata dalla rottura delle fibre dell’anello fibroso che formano la parete del disco.
Benefici dell’ozonoterapia
L’ossigeno ozonoterapia è una tecnica dolce che stimola e aumenta la produzione di radicali liberi e i meccanismi di protezione dalle sostanze tossiche per le cellule. L’ozono inoltre attiva la circolazione in tutti i tessuti favorendo il rilascio dell’ossigeno ciò comporta un effetto antidolorifico, antiinfiammatorio, miorilassante, antibatterico, fungicida, antivirale, immunomodulante, attivante del microcircolo, attivante del metabolismo e favorisce inoltre il rilascio dell’ossigeno ai tessuti.
L’efficacia terapeutica dell’ozonoterapia per la cura dell’ernia del disco è del 75-85% dei casi ed evita l’intervento chirurgico nel 90% dei pazienti trattati. Questo grazie alla potente azione antiinfiammatoria e antidolorifica. L’azione antinfiammatoria è dovuta al fatto che l’ossigeno ozono, favorisce l’eliminazione delle sostanze mediatrici del dolore e dell’infiammazione, come le prostaglandine, istamina, citochine ecc.
Svolgimento del trattamento dell’ozonoterapia
Il paziente viene posto in posizione prona su di un lettino. Il medico procede alla infiltrazione locale intramuscolare con la quantità prestabilita di ozono attraverso un ago sottile. Il trattamento intramuscolare per curare l’ernia del disco prevede dalle 6 alle 10 applicazioni.
Va ricordato che l’ozonoterapia è priva di effetti collaterali e non presenta controindicazioni ed è riconosciuta dalla Cassa Malati complementare.