Dal 1991 il Prof. Biagio Lettieri, Ordinario di Anestesia e Rianimazione della Federico II di Napoli, ha trattato con ozonoterapia tramite auto emoinfusione diversi pazienti con infarto del miocardio in fase acuta o affetti da cardiopatia ischemica, riscontrando risultati favorevoli in quanto a dolore e prognosi.

Ozonoterapia per la prevenzione e la riabilitazione dell’infarto del miocardioA partire dal 1996 l’ossigeno ozonoterapia venne impiegata anche nella prevenzione della recidiva dell’infarto al miocardio evidenziando una significativa protezione dalle recidive d’infarto.

L’ozono esercita una importante attività antinfiammatoria e reologica ed è proprio per questo che è utile nella prevenzione e nella cura della cardiopatia ischemica e nella riabilitazione post-infartuale.

L’ozonoterapia mediante Grande Auto Emotrasfusione (GAE) protegge il cuore dei pazienti affetti da cardiopatia ischemica ed è protettiva per il rischio d’infarto al miocardio, deve essere utilizzata in fase acuta e nella riabilitazione dei pazienti cardiopatici sottoposti ad angioplastica coronarica con l’applicazione di stent.

Tutti i pazienti cardiopatici trattati dal prof. con GAE hanno avuto giovamento emodinamico, ovvero hanno riscontrato un aumento della frazione d’eiezione del ventricolo sinistro, un miglioramento da un punto di vista aritmologico, con scomparsa della fibrillazione atriale, sono inoltre migliorate o regredite le numerose comorbilità che di solito accompagnano il cardiopatico ischemico.

Un paziente ritenuto inoperabile per ernia inguinale iper-magna che causava disturbi importanti della deambulazione, con frazione d’eiezione del ventricolo sinistro (FE) del 33%, con comorbilità quali, insufficienza renale, cerebropatia vascolare ischemica, ictus, deterioramento cognitivo senile, ha iniziato un trattamento bisettimanale di (GAE) auto emoinfusione di sangue ozonizzato, dopo sei mesi è stato operato con successo non appena la FE del ventricolo sinistro ha raggiunto il 50%.